Chi Siamo

Regione Emilia-Romagna

La popolazione anziana con più di 75 anni in Emilia Romagna, al 1° gennaio 2010, rappresenta l´11,5% (507.313 persone) del totale della popolazione residente e se consideriamo gli ultrasessantacinquenni, sale a 985.692 persone che equivalgono al 22,4% della popolazione residente.

All´allungamento della speranza di vita si accompagna l´incremento di bisogni assistenziali differenziati e complessi a cui la Regione risponde sostenendo la rete territoriali di servizi socio-sanitari. Le scelte della Regione che partono dal Piano di azione per gli anziani, sono finalizzate non solo a fornire aiuto materiale e cure mediche, ma a promuovere un invecchiamento attivo della popolazione.

Nell’ambito del proprio quadro normativo e regolamentare e compatibilmente con la programmazione sociale e sanitaria ed economico-finanziaria, la Regione sostiene e promuove la sperimentazione di attività innovative che possono contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone anziane, non autosufficienti e/o fragili.

Innovazione e Animazione

C’è spazio per l’innovazione nelle strutture accreditate?
Nell’accreditamento transitorio (DGR 514/09 e DGR 2110/09) per le strutture valgono i requisiti di cui alla DGR 1378/99 e s.m.i. che prevedono:
Predisposizione ed attuazione di un programma di animazione di struttura, sia per gruppi di interesse che per attività individuali”.
E nella DGR sul sistema di remunerazione, fra gli elementi di flessibilità in diminuzione, è inclusa l’eventuale presenza ridotta dell’animatore richiamando quindi l’attenzione sulla valorizzazione di questa funzione
Nei requisiti specifici per l’accreditamento definitivo (DGR 514/09) delle residenze e dei centri diurni, si articola meglio l’attività.
“… viene elaborato e attuato uno specifico programma di animazione di struttura, sia per gruppi di interesse che per attività individuali, con attività ricreative e occupazionali, socioriabilitative e di partecipazione alla vita sociale e di comunità, rispettando e valorizzando ove possibile le storie personali, le preferenze e gli orientamenti culturali.”

Il gruppo di regia

Per orientare e seguire ogni fase progetto, la Regione, coi soggetti partners, ha costituito un Gruppo di pilotaggio, allargato a professionisti delle Ausl, esperti della rete dei servizi,animatori/coordinatori di struttura.

Il gruppo di pilotaggio

Angelo Amedei, Coordinatore responsabile della casa-residenza per anziani non autosufficienti di Crespellano (BO) ;

Bianca Brasa, Educatrice, Servizio Integrazione socio-sanitaria e politiche per la non autosufficienza, Direzione generale sanità e politiche sociali, Regione Emilia-romagna;

Marzio Bossi, Coordinatore per l’ Emilia-Romagna del “Centro Internazionale del Libro Parlato “Adriano Sernagiotto” (CILP) – ONLUS con sede a Feltre (BL) – e “donatore di voce”.

Antonella Carafelli, Psicologa, Responsabile del Progetto regionale demenze – Servizio

Integrazione socio-sanitaria e politiche per la non autosufficienza, Direzione generale sanità e politiche sociali, Regione Emilia-romagna;

Andrea Fabbo, Geriatra, Responsabile del progetto aziendale demenze per l’Ausl di Modena; responsabile del Consultorio demenze di Mirandola (MO);

Simona Genovese, Educatrice, Servizio Integrazione socio-sanitaria e politiche per la non autosufficienza, Direzione generale sanità e politiche sociali, Regione Emilia-Romagna;

Cristina Manfredini, Coordinatrice Area Integrazione sociale ASPHI Onlus ;

Luigi Mazza, Servizio Integrazione socio-sanitaria e politiche per la non autosufficienza,

Direzione generale sanità e politiche sociali, Regione Emilia-romagna;

Patrizia Pasini, Coordinatrice infermieristica, Servizio Integrazione socio-sanitaria e politiche per la non autosufficienza, Direzione generale sanità e politiche sociali, Regione Emilia-romagna;

Simonetta Puglioli, Funzionario, Servizio Integrazione socio-sanitaria e politiche per la nonautosufficienza, Direzione generale sanità e politiche sociali, Regione Emilia-romagna;

Federica Taddia, coordinatrice animatori presso Villa Ranuzzi e Villa Serena di Bologna.

Fondazione Asphi Onlus

E’ impegnata da più di 30 anni sul fronte dello studio, della ricerca e della sperimentazione delle tecnologie informatiche come facilitatori per l’inclusione sociale, lavorativa e scolastica delle persone con disabilità. In questi ultimi anni, l’adesione al modello bio-psicosociale di salute proposto dall’OMS attraverso l’elaborazione dell’ICF, ha portato Asphi ad allargare il suo campo di ricerca e progettazione ad un orizzonte di riferimento più ampio che tenga conto, ad esempio, del possibile ruolo che la tecnologia informatica può avere rispetto alla partecipazione sociale e al miglioramento della qualità di vita delle persone anziane. visita il sito ASPHI

Le persone che partecipano al progetto per la Fondazione Asphi Onlus, hanno esperienza e competenze in attività di ricerca e  sperimentazione di tecnologie informatiche come facilitatori per l’inclusione sociale,  oltre che organizzative e formative.  Per il progetto è previsto un impegno per:  attività di coordinamento, partecipazione alle attività del gruppo di pilotaggio, creazione di una rete di scambio e  sostegno dell’esperienza, raccolta ed elaborazione della documentazione, gestione e animazione degli strumenti di condivisione progettuale e relaizzativa (sito forum…), monitoraggio tecnico e follow-up.

 

Centro Internazionale del Libro Parlato

 

E’ una ONLUS che da oltre 27 anni registra Libri Parlati ad uso di ciechi, dislessici e di tutti coloro che non sono in grado di leggere autonomamente. Nel corso del 2010 ha maturato una interessantissima esperienza sull’utilizzo di questi strumenti nelle strutture residenziali per anziani del Veneto. Visita il sito CILP

Il coinvolgimento delle persone che lavorano presso il Centro Internazionale del Libro Parlato è legato alle competenze maturate e alle esperienze realizzate a partire dall’ideaione del libro parlato a cui sono seguite  applicazioni per fruizioni diverse (non vedenti, dislessici, anziani, demenze). Il CILP nel progetto si occupa di dare un supporto all’utilizzo del libro parlato (scarico dal server e utilizzo della banca dati CILP), partecipazione alle attività del gruppo di pilotaggio, partecipazione attiva all’intero progetto con una particolare attenzione all’individuazione di possibili miglioramenti del servizio, nonchè per sperimentare contenuti e percorsi inesplorati dal libro parlato (per esempio: libro parlato in racconti dialettali, abbinamento lettura e ascolto di opere).

 

Le strutture

Gli obiettivi del progetto sono stati condivisi nell’ambito della Cabina di regia per le politiche sanitarie e sociali ed è stata presa la decisione, da parte del Comitato tecnico -scientifico della cabina di Regia di promuovere il coinvolgimento di tutte le Province della Regione tramite gli Uffici di supporto delle CTSS (Conferenze territoriali sociali e sanitarie).

Tramite questi referenti territoriali, con la collaborazione delle Ausl e degli Uffici di Piano, si è provveduto all’individuazione delle “Case residenza per anziani non autosufficienti” e “Centri Diurni” per anziani accreditati da convocare e si è riusciti a coprire tutte le Province, i Cafè Alzheimer e i Centri Diurni Disabili Adulti.

- Area Anziani ( vedi )

- Area Disabili ( vedi )

- Cafè Alzheimer ( vedi )